Nel nuovo appuntamento della sede didattica napoletana di Banca i fari sono puntati su Barbaresco e su Rabajà dell’azienda Giuseppe Cortese.
Una storia di famiglia, quella dei Cortese, che va avanti dal 1971.
In quell’anno Giuseppe, affiancato dalla moglie Rosella, decide di scommettere sulla produzione del vino Barbaresco, ottenuto dai grappoli della piccola vigna nel Rabajà.
Rabajà, una delle menzioni geografiche aggiuntive più conosciute dell’intera denominazione, occupa la parte più alta della collina, dall’Asili alla Trifolera. Ed è proprio sul lato più vicino a quest’ultima che la famiglia Cortese abita e cura le vigne di nebbiolo.
Oggi Piercarlo e Tiziana, i figli di Giuseppe scomparso nel 2018, proseguono nel solco tracciato dal capostipite: vini classici e di stile tradizionale con fermentazioni spontanee e maturazione in grandi botti.
Gabriele Occhetti, marito di Tiziana e responsabile commerciale, sarà presente all’incontro moderato da Alessandro Marra e Adele Granieri, coordinatori Slow Wine per Campania e Basilicata.
Protagonista sarà il Barbaresco Rabajà proposto in verticale ma con alcuni interessanti confronti con la Riserva pari annata.
Nello specifico si assaggeranno il Barbaresco Rabajà:
- 1998
- 2004
- 2011
- 2013
- 2014
e il Barbaresco Rabajà Riserva:
- 2011
- 2013
L’evento si svolgerà a Villa Signorini Events&Hotel a Ercolano.
Il costo della serata è di € 35
Per i soci Slow Food e FISAR è di € 30
Il costo per i soci Banca è di € 25
Biglietti in vendita su Eventbrite
Alcune info di carattere pratico:
- la struttura è dotata di un parcheggio interno custodito e gratuito;
- in ottemperanza alle norme anti-covid, per l’accesso sarà richiesto il green pass.